La scienza ha già accertato a più riprese come sorridere possa essere considerato uno stretching naturale per i muscoli del viso e come questa azione tanto naturale funga anche da antidolorifico grazie alle endorfine rilasciate dal cervello quando ci sentiamo felici e meno stressati.
Negli anni la terapia del sorriso si è dimostrata efficace contro depressione, ansia, stress e dolore cronico ed è stata anche riconosciuta come trattamento complementare utile per diverse condizioni croniche, inclusi disturbi mentali, cancro, diabete e, secondo un recente studio condotto in Cina, anche per trattare un disturbo come la sindrome dell'occhio secco che, secondo stime recenti, colpisce 360 milioni di persone in tutto il mondo.
La sindrome dell’occhio secco è un disturbo oculare causato da una ridotta produzione lacrimale, da una eccessiva evaporazione lacrimale o da un’alterata qualità e composizione lacrimale.
Il disturbo si manifesta in prevalenza nelle donne dopo i 45 anni e in quelle in menopausa.
I sintomi sono tanti e spesso molto fastidiosi:
dolore oculare;
senso di un corpo estraneo all’interno dell’occhio;
rossore;
bruciore;
annebbiamento visivo.
Gli occhi appaiono rossi, irritati o con la sensazione di essere graffiati.
Normalmente i sintomi vengono alleviati con un comune collirio, ma anche la terapia a base di risate si è rivelata efficace nel migliorare i sintomi di questa sindrome, riducendo la secchezza oculare e migliorando la lacrimazione e la funzionalità delle ghiandole di Meibomio, tra le cui funzioni rientra il controllo dell’evaporazione dello strato acquoso della lacrima e la corretta idratazione della cornea.
Attraverso questa nuova ricerca c'è la possibilità di incorporare la terapia della risata come un intervento non solo efficace, ma anche accessibile e a basso costo per coloro che soffrono di secchezza oculare.
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