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Potassio basso: come capirlo e cosa fare

Il potassio è il minerale maggiormente presente nel corpo e di cui si ha maggiormente bisogno. Secondo l’OMS il fabbisogno giornaliero di questo minerale è superiore a 3500 mg per gli adulti, sia per le donne sia per gli uomini.

E' un componente essenziale per diversi processi fisiologici dell'organismo: contribuisce al mantenimento dell’equilibrio dei fluidi cellulari soprattutto in rapporto al quantitativo di sodio presente, svolge un ruolo importante nel mantenere il battito cardiaco regolare e la funzionalità muscolare. E' in grado di preservare il calcio nelle ossa e di proteggere il cuore da disturbi e malattie contrastando uno dei principali fattori di rischio, l'ipertensione.

Avere il potassio basso è una condizione molto diffusa, ma spesso sottovalutata.

La carenza di potassio nel sangue, chiamata anche ipokaliemia, può avere cause diverse e può contribuire nel corso del tempo all’insorgenza di numerosi disturbi che remano contro la salute, come l'osteoporosi e le malattie cardiovascolari.

Ma come capire di esserne carenti e cosa fare per integrarlo al meglio?

Le ragioni per cui si può avere il potassio basso sono principalmente due: un apporto inadeguato di questo minerale nella dieta oppure una sua eccessiva espulsione tramite le urine. Anche un uso eccessivo di farmaci lassativi o diuretici può causare un abbassamento dei livelli di questo minerale.

In estate, con il caldo, i rischi di soffrire di potassio basso aumentano. Infatti con l’incremento delle temperature esterne il corpo tende a sudare maggiormente e la fuoriuscita di liquidi causa una perdita di questo minerale.

I sintomi di ipokaliemia sono spesso sonnolenza, debolezza muscolare, nausea, crampi e spasmi fino a severa paralisi, ma anche miopatia e disturbi renali.

Per capire se si ha il potassio basso si può ricorrere alla misurazione del livello di potassio tramite esame ematico, al quale si può associare l’elettrocardiogramma e talvolta la misurazione della quantità di questo minerale nelle urine.

In caso di potassio basso è utile inserire in un'alimentazione ben bilanciata quotidianamente i cibi che lo contengono; tra gli alimenti più ricchi di potassio ci sono le verdure e gli ortaggi a foglia verde, i pomodori, consumati specialmente crudi oppure cotti al vapore velocemente. Il potassio è infatti idrosolubile e con la cottura in acqua tende a disperdersi. Un’altra ottima fonte di potassio è la frutta di stagione; nel periodo estivo le varietà che ne sono maggiormente ricche sono il melone, le albicocche e le pesche.

Garantiscono buone quantità di potassio anche le patate, le zucchine, il fagiolino i legumi e la frutta secca a guscio non salata, tra cui le noci e le mandorle, oltre alla frutta essiccata.

Mangiare un paio di prugne, datteri, o di albicocche secche contribuisce in modo significativo al fabbisogno giornaliero di questo minerale.

Se l'alimentazione non bastasse è possibile ricorrere a degli integratori da assumere per via orale o, nei casi più complessi, per via endovena.

È comunque sempre consigliato un consulto medico, poiché il potassio è controindicato in caso di grave insufficienza epatica, insufficienza renale e ipertensione.




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