Saper scegliere delle piante che resistono al sole, al caldo e alla siccità è importante se abbiamo un giardino o un terrazzo particolarmente esposto ai raggi solari o se viviamo in una zona con un clima caldo.
Le piante amanti del caldo prediligono un'esposizione soleggiata e tollerano bene la siccità.
Le piante grasse e succulente sono le più indicate, ma è possibile scegliere anche altre specie a foglia verde e dai fiori colorati capaci di resistere efficacemente anche se esposte per molte ore al sole e all’afa.
Piante che hanno bisogno di poche cure e soprattutto di poca acqua sono:
- lavanda, piante estive per eccellenza, dal colore e dal profumo intenso, è anche una delle piante più resistenti alla siccità, non ha bisogno di essere innaffiata spesso e richiede una sola condizione: sole, tanto sole.
- bougainville, rampicante dai colori accesi richiede pochissime cure, è in grado di immagazzinare acqua nei suoi steli e nei suoi fiori, è molto resistente anche in luoghi in cui la temperatura supera i 40°C.
- aloe vera, utilizzata fin dall’antichità per scopi estetici e medicinali grazie al noto gel contenuto nella sua corteccia, è una pianta che richiede poche cure. che andrebbe annaffiata solo quando il substrato è asciutto.
- elicriso, resistente all’aridità e adatto anche per giardini rocciosi, tollera la siccità molto meglio di un eccesso di acqua, che potrebbe farla deperire in breve tempo.
- geranio, pianta molto resistente al caldo, originaria dell’Africa meridionale, ha anche la proprietà di tenere lontane le zanzare. Resiste bene al caldo e al freddo, sebbene siano da evitare gelate e temperature sotto lo zero.
Anche le piante aromatiche sono resistenti alle alte temperature; il rosmarino è in cima alla lista insieme al timo; anche la salvia e l’origano resistono molto bene al caldo e hanno bisogno di davvero poco spazio.
In condizioni di temperature critiche si può ricorrere a una semplice pratica agronomica, la pacciamatura, che consiste nel coprire il terreno alla base delle piante con materiali inerti in modo da ridurre l’evaporazione dell’umidità sul suolo, mantenere fresco il substrato e ostacolare la crescita delle piante infestanti.
I materiali utilizzati per la pacciamatura possono essere i più disparati, quelli che durano di più nel tempo sono l’argilla espansa o la ghiaia. Ma anche la paglia o la corteccia sono efficaci, ovviamente dureranno meno poiché tendono a decomporsi, ma così facendo rilasceranno sostanze nutritive nel suolo.
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