Essendo ricca di sali minerali, vitamine, fibre e grassi insaturi, la frutta secca possiede innumerevoli proprietà che ne fanno un alimento ideale, da consumare a colazione, come spuntino, come snack energetico per chi fa attività sportiva, per gli studenti e per le donne in gravidanza, grazie ai benefici che apporta a loro e al feto. Meglio consumarla lontano dai pasti principali, evitandola soprattutto la sera a fine pasto, poiché appesantisce la digestione e fornisce un eccesso di calorie.
Si suddivide in due categorie:
frutta secca, è quella oleosa, a guscio, a cui appartegono mandorle, pistacchi, noci, nocciole, arachidi. Ricca di grassi acidi monoinsaturi e polinsaturi tra cui Omega 3 e Omega 6, contiene anche un’alta percentuale di fibre insolubili e proteine.
E'adatta ad essere consumata anche da chi segue un regime alimentare ipocalorico perché è priva di colesterolo e ricca di vitamine e minerali. Inoltre, l’alto contenuto di fibre stimola la sensazione di sazietà, permettendo di arrivare al pasto successivo senza accusare i crampi della fame. E' bene scegliere frutta a guscio non addizionata di sale o di zucchero. In alternativa è possibile sceglierla anche sotto forma di crema spalmabile, facendo però attenzione che il frutto stesso sia l’unico ingrediente presente in etichetta.
La frutta secca è sconsigliata a chi soffre di patologie dell’apparato digerente, quali colite, rettocolite ulcerosa, gastrite, ulcera e morbo di Crohn, a causa della grande quantità di fibre in essa contenuta; a coloro che soffrono di gastrite, perché potrebbe risultare difficile da digerire. In caso di gotta, la frutta secca va eliminata dall’alimentazione perchè contiene purine, acidi nucleici che, in presenza della malattia, l’organismo non riesce a smaltire provocando un accumulo di acido urico nel sangue, che poi si va a depositare nelle articolazioni. Anche i diabetici e coloro che presentano problemi renali devono evitare soprattutto la frutta secca polposa per il suo alto apporto di zuccheri.
frutta essiccata o disidradata, ricca degli zuccheri della frutta (glucosio e fruttosio) e di fibre solubili, in cui rientrano albicocche, prugne secche, datteri, uva sultanina, fichi secchi.
E' il risultato di un processo di essiccamento, di disidratazione, che si ottiene mediante calore e conseguente eliminazione dell’acqua. Dal punto di vista nutrizionale, dopo un trattamento di essicazione, il frutto presenta delle differenze rispetto al prodotto fresco: le vitamine idrosolubili, in particolare la vitamina C, tendono a degradarsi, mentre alcune sostanze come fibre e minerali, soprattutto potassio, magnesio e fosforo tendono a concentrarsi.
Anche questa tipologia risulta molto calorica e nutriente e, per questo motivo, l’ideale è consumarla a colazione per fornire il giusto apporto di energia all’organismo o dopo l’allenamento per aiutare il fisico a rimettersi in forze.
Anche la frutta disidratata è ricca di fibre, che aiutano la regolarità intestinale, e di vitamine e minerali, quali acido folico, fosforo e potassio, indispensabili per le funzioni nervose.
Sia la frutta secca che quella essiccata possono rappresentare uno spuntino ben bilanciato solo se inserite in un regime alimentare adeguato e corretto; avendo un'elevata densità energetica e un elevato contenuto di zuccheri è importante assumerle in piccole quantità: la porzione media consigliata è 30-40 grammi, 2-3 volte a settimana.
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