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Oleolito, mon amour!

E' un potente alleato della nostra salute, un composto naturale usato sia in cosmetica, per alleviare disturbi di diversa natura, sia in cucina per insaporire le pietanze.

La base dell’oleolito è sempre l’olio vegetale usato come solvente in grado di estrarre dalle parti della pianta un composto naturale dalle molteplici propietà.

E' ottenuto attraverso la macerazione, a freddo o caldo, di piante aromatiche e medicinali oppure di spezie fresche o essiccate, così da rilasciare i loro principi attivi.

E’ possibile scegliere diverse parti della pianta, foglie, fiori, bacche, semi, frutti, radici, che, opportunatamente sminuzzate e fatte macerare per diversi giorni, dopo filtrazione, danno vita a un olio ricco di sostanze liposolubili estratte dalla pianta stessa. Si utilizzano in piccole quantità localmente, attraverso massaggi fino ad assorbimento, perchè penetrano facilmente nella pelle per diffusione. Possono anche essere usati diluiti con acqua per fare i suffumigi.

In genere si applicano direttamente sulla cute, creando uno strato oleoso per curare vari disturbi o inestetismi, in base alle proprietà della pianta da cui sono ricavati.

Per esempio l’oleolito di lavanda, calmante e lenitivo, è un ottimo antisettico e antinfiammatorio; quello di calendula ha potere cicatrizzante ed anti-arrossamento; quello di arnica è indicato per i massaggi sportivi ed è adatto in caso di dolori muscolari, articolari e in caso di contusioni o lividi; quello di rosmarino è un ottimo tonificante; l’oleolito di salvia ha un’azione protettiva e antiossidante

Sicuramente, l’olio da utilizzare per la macerazione, che garantisce la migliore conservazione del prodotto, è l’olio extravergine di oliva. Però la sua consistenza può risultare troppo densa e difficile da usare sulla pelle e l’odore può risultare particolarmente forte coprendo l’aroma della pianta.

Quindi si può optare per oli più leggeri, che non irrancidiscono facilmente, dall’odore, sapore e colore poco marcati. Tra questi oli ci sono l’olio di jojoba, di sesamo, di girasole, di cocco, di lino, di riso, di mandorle dolci.

Per la conservazione, dato che si tratta di un prodotto molto delicato e soggetto ad irrancidimento, è opportuno conservarlo in un recipiente chiuso, in un luogo fresco e secco, e al riparo dalla luce e da fonti di calore.




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