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Male ai capelli, che cos’è e da cosa è dovuta la tricodinia

Avere male ai capelli è una vera e propria sensazione di indolenzimento che coinvolge la cute e le radici e che si manifesta al più piccolo movimento, anche a un semplice spostamento della chioma.

Il dolore al cuoio capelluto, detto anche tricodinia, è determinato da una condizione di infiammazione cutanea, la quale genera un processo chimico che coinvolge le terminazioni nervose presenti sulla cute (nocicettori, i recettori del dolore del nostro organismo), responsabili della sensazione di dolore.

Quando si innesca il processo infiammatorio del cuoio capelluto si può percepire al tatto una sensazione di dolore e bruciore, più o meno intenso. Il disturbo può essere cronico o presentarsi a periodi, così come il bruciore può essere accompagnato da prurito e formicolio.

In genere si avverte una forma di sollievo quando ci si gratta la testa: questo può essere uno dei sintomi per determinare se si è in presenza di tricodinia.

In alcuni casi i dolori alla cute costituiscono la causa scatenante di una tricotillomania notturna nei soggetti predisposti, causando alopecia da tricotillomania.

La tricodinia può essere determinato da:

  • Infiammazione da stress;

  • Infiammazione da seborrea, forfora o dermatite seborroica;

  • Irritazione da follicolite;

  • Infiammazione del muscolo erettore del capello.

Stress e ansia sono frequentemente associati alla comparsa di prurito e dolore alla cute e, nel peggiorare della situazione, ad alopecia da stress. Lo stress emotivo si pensa sia la causa che scatena una reazione biochimica che innesca i nocicettori, scaricandosi a livello follicolare e producendo il classico dolore ai capelli.

La presenza di sebo in quantità anomala è un’altra possibile causa di prurito e dell’insorgere del dolore al cuoio capelluto. L’ipersecrezione sebacea, in particolare, può degenerare in dermatite seboroicca con conseguente irritazione cutanea e sensazione di dolore.

Anche la forfora grassa può innescare un processo di irritazione del cuoio capelluto in quanto ostacola la normale attività follicolare e portare a tricodinia.

Anche la presenza di alcuni tipi di batteri nel sebo, come nel caso della follicolite, che porta all’infiammazione dei follicoli piliferi, può generare dolore del cuoio capelluto.

Tra le possibili cause di dolore alla cute occorre annoverare un’infiammazione dei muscoli erettori, condizione che si determina quando i capelli sono costretti, per molte ore, a stare in posizioni non naturali e forzate: quando sono legati troppo stretti o quando si usa un casco o un cappello.

Il dolore al cuoio capelluto può essere dovuto anche ad un’infiammazione neuro-muscolare della cute indotta da bruxismo, cioè la propensione a digrignare i denti, specialmente durante il sonno, con la conseguente contrazione della muscolatura temporo–mandibolare. Questa ipersollecitazione, con il tempo,  può coinvolgere la muscolatura cranica causando tricodinia e cefalee.

Premesso che spesso gli episodi di tricodinia si risolvono spontaneamente, in alcuni casi però è necessario correre ai ripari. Per farlo, bisogna però capire la causa del problema. Antinfiammatori, corticosteroidi sono i trattamenti più diffusi ai quali si possono aggiungere i modulatori del dolore neuropatico, da assumere però sotto strettissima sorveglianza del medico. A ciò si aggiunge anche una routine più specifica e l’uso di integratori che rinforzano la chioma.

Se è vero che la tricodinia si può curare è altrettanto vero che la si può prevenire con qualche piccolo accorgimento: 

  • Prima di tutto si può ricorrere a una valutazione dermatologica del cuoio capelluto, talvolta affiancata da esami più approfonditi come la tricoscopia, ovvero l’esame del cuoio capelluto con l’utilizzo di un dermatoscopio. Per i casi più particolari si può ricorrere anche alla biopsia con esame istologico.

  • Bisogna fare attenzione alla routine quotidiana: per esempio, è fondamentale durante lo shampoo fare un massaggio perché aiuta a stimolare la circolazione locale, lenire le tensioni muscolari della testa e riossigena i bulbi. Inoltre meglio evnitare acqua troppo calda o prodotti troppo aggressivi.

  • Infine è fondamentale mangiare cibi ricchi di proteine, come il pesce, di vitamine B e PP, moderare il consumo di alcol ed evitare il fumo e, fondamentale, dormire almeno 7 ore per notte.


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