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Il tarassaco, un poliedrico fiore comune

Il tarassaco è conosciuto anche come dente di leone, soffione o cicoria selvatica.

Si tratta di una pianta erbacea che produce un fiore dal caratteristico colore giallo acceso.

La presenza del tarassaco è molto comune nelle campagne, nei prati e nei campi incolti, anche ai bordi delle strade e dei marciapiedi.

E' una pianta nota da sempre per il suo effetto depurativo e diuretico; nella medicina popolare il tarassaco veniva anche utilizzato per trattare infiammazioni delle vie urinarie, emorroidi, affezioni cutanee, gotta e disturbi reumatici.

Tradizionalmente è utilizzato per alleviare i fastidi associati a ustioni e punture, esercita un’azione tonica e stimolante dell’appetito ed è considerato un buon rimedio ai problemi di digestione.

Il tarassaco è anche in grado di riattivare la funzione immunologica e potenziare la risposta immunitaria del sistema linfatico.

Dal punto di vista nutrizionale è fonte di antiossidanti dall’azione antitumorale e protettiva nei confronti di pelle e occhi. Inoltre apporta fibre alimentari e, fra i minerali, potassio per la salute del cuore, calcio, fosforo e magnesio per quella dei denti e ferro per quella dei globuli rossi.

Del tarassaco non si butta niente:

la radice, la cui raccolta avviene tra giugno e settembre, viene impiegata soprattutto come rimedio naturale; essiccata e sminuzzata è considerata utile per depurare il fegato e per aiutare la corretta funzionalità della milza. E' valida anche come ingrediente per preparare bagni e pediluvi utili a migliorare la circolazione, ad esempio in caso di vene varicose.

Inoltre le radici di tarassaco, macinate finemente, sono anche impiegate per produrre bevande alternative al caffè, prive di caffeina.

i fiori, sono un prezioso ingrediente per la preparazione di rimedi naturali come succhi e decotti. Si può preparare un elisir depurativo con leggere proprietà diuretiche e lassative coprendo i fiori di tarassaco con acqua molto calda per poi lasciarli macerare per tutta la notte

le foglie, raccolte quando le piantine non sono ancora fiorite, poiché i principi attivi in esse contenuti sono al loro massimo, possono essere saltate in padella con aglio e olio, oppure cotte a vapore e condite con olio e limone, o ancora in insalata, nella frittata, come ingrediente di torte salate e sformati,o per fare risotti.

Il tarassaco è considerato una "droga sicura"che non presenta effetti collaterali gravi.

Dato il suo effetto stimolante a livello gastrico,va evitato, però, in caso di gastrite, ulcera peptica, coliche biliari e calcoli alla cistifellea.

Sconsigliato durante la gravidanza o in allattamento, è da assumere con cautela ed esclusivamente sotto consiglio medico anche in caso si assumano farmaci antidolorifici, regolatori della glicemia e diuretici.



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