top of page
Cerca
paolalimina

Il miele: usi e proprietà

Il miele è una sostanza zuccherina prodotta dalle api, molto dolce, conosciuta fin dai tempi dell'Antico Egitto, quando gli apicoltori seguivano la fioritura delle piante e si spostavano con le loro arnie lungo il Nilo. Il miele è citato in molti passi della Bibbia, nel Corano e nella letteratura babilonese. Nel Codice di Hammurabi, tra i reati punibili, era compreso anche il furto di miele dalle arnie. Per i greci il miele era il cibo degli Dei e le divinità olimpiche si nutrivano esclusivamente di nettare e ambrosia. Il popolo romano utilizzava il miele come conservante alimentare, dolcificante, ingrediente di salse agrodolci e per la preparazione di bevande alcoliche come la birra di miele o il vino di miele (l’idromele). In India il miele è usato nella medicina ayurvedica per la sue molteplici proprietà: purificante, afrodisiaca, dissetante, vermifuga, antitossica, regolatrice, refrigerante,cosmetica, tonica e cicatrizzante.

Il miele è composto dal 70-80% di zuccheri, in particolar modo da fruttosio, che dona un potere dolcificante superiore allo zucchero raffinato ed è un’ottima fonte di energia per l’organismo, dal 15 - 20% da acqua, dallo 0,1 -1% da acidi organici importanti per il corretto funzionamento di molte funzioni fisiologiche.

La presenza di minerali, meno dell'1%, è garantita dalle risorse presenti nel terreno e che, attraverso la linfa, raggiungono il nettare e la melata (la secrezione zuccherina emessa da alcuni insetti che succhiano la linfa degli alberi). Si tratta di potassio, zolfo, sodio, calcio, fosforo, magnesio, silicio, ferro, rame e manganese, responsabili anche della colorazione del miele. Quelli scuri sono solitamente ricchi di sali minerali, mentre quelli chiari ne sono poveri.

Nel miele si trovano anche piccole quantità di vitamine, alcuni gruppi della vitamina B, vitamina C, D e E, e anche enzimi provenienti dalle secrezioni ghiandolari delle api, dalla melata, dal nettare. Questi enzimi si degradano nel tempo o dopo trattamenti termici, quindi la quantità di enzimi presenti nel miele è indice di freschezza.

Il miele ha la fama di essere un prodotto dalla lunghissima conservazione grazie alla presenza di sostanze battericide (acido formico) e antibiotiche (germicidina). Ovviamente, affinché si conservi perfettamente necessita di qualche attenzione; possibili alterazioni sono dovute a umidità, luce, calore.

La temperatura influenza l’aroma e i principi nutritivi, quindi è meglio conservarlo al fresco (a temperature inferiori ai 20 °C) e tenerlo in recipienti scuri o al chiuso, lontano dalla luce diretta. Inoltre il miele è igroscopico, ossia assorbe l’umidità e gli odori dell’ambiente, ed è per questo che i contenitori dove viene conservato dovrebbero essere a chiusura ermetica.

Il colore dipende dalla presenza di pigmenti vegetali e varia in base alla specie botanica da cui deriva il nettare.

Quali sono gli effetti benefici del miele?

E' un rimedio efficace da applicare su alcune ferite come ulcere gastriche, ulcere ai piedi di origine diabetica, ustioni e piaghe. Il miele è in grado inoltre di creare un ambiente umido adatto alla guarigione senza promuovere la proliferazione batterica.

E' inoltre un ottimo coadiuvante nei casi di stipsi in quanto la forte concentrazione di fruttosio ha un blando potere lassativo.

Può essere utilizzato anche per contrastare la comparsa di brufoli e acne grazie alla sua azione antinfiammatoria e antibatterica. In cosmetica esistono molte ricette per maschere cutanee, scrub e gommage naturali a base di miele, ideali per eliminare le cellule morte.

Bisogna tenere presente che i mieli non sono tutti uguali, ogni tipologia ha proprietà diverse. Di seguito alcuni esempi: Miele di corbezzolo: ha un colore che va dal nocciola al marrone, con tonalità ambrate; ha proprietà balsamiche e depurative.

Miele di acacia: è probabilmente quello più diffuso e utilizzato, ha un colore quasi trasparente e generalmente si presenta molto liquido con un sapore delicato. Proprio per queste due caratteristiche è perfetto come dolcificante in sostituzione dello zucchero: non altera, infatti, il sapore di alimenti e bevande.

Miele di arancio: ha un colore molto chiaro, dal bianco al giallo paglierino e il suo sapore è fruttato, con una piacevole nota acidula. Si produce soprattutto nel Sud Italia. Gli vengono riconosciute proprietà rilassanti, specialmente contro ansia e mal di testa.

Miele di castagno: si presenta liquido e di colore scuro/ambrato e il suo sapore è amaro. Ha proprietà antinfiammatorie ed è un ottimo alleato contro l’invecchiamento cellulare, grazie alla sua azione antiossidante.

Miele di eucalipto: il suo colore è ambrato e ha un sapore intenso, simile a quello della liquirizia. Le sue proprietà sono principalmente balsamiche e antisettiche, quindi è ideale per lenire raffreddori e mal di gola.

Miele di coriandolo: ha un sapore dolce e un colore chiaro, arancione pallido. Se ne riconoscono proprietà disinfettanti e disintossicanti soprattutto per stomaco e intestino. Miele di girasole: ha un colore chiaro e profuma di polline, erba estiva e fieno. Ha proprietà antinevralgiche, quindi è un alleato per curare influenza e raffreddori. È consigliato anche per chi soffre di colesterolo alto, in quante ne abbassa il livello.

Miele di bosco: è l’unico miele che non deriva dai fiori, ma dalla melata: di colore scuro, è liquido, è ricco di sostanze nutritive, come potassio, sodio, magnesio, ed è quindi perfetto per chi pratica sport. Eccezionale per dolcificare i formaggi freschi, il latte o altri prodotti caseari. È ideale nel tè nero e per le ricette con spezie scure e verdure.

Miele millefiori: le sue caratteristiche dipendono molto dal territorio di raccolta, viene prodotto in primavera e in estate sugli Appennini e solitamente si presenta di colore chiaro, con un sapore dolce, fruttato o floreale. Come quello di acacia è un ottimo dolcificante naturale e ha proprietà lenitive.

Miele di sulla: è diffuso nel Centro e nel Sud Italia, ha un colore chiaro, tendente al bianco ed è delicato sia all’olfatto che all’assaggio. Lo si può utilizzare come dolcificante, in quanto non altera i sapori, ma ha anche proprietà diuretiche, che lo rendono un ottimo disintossicante per il fegato.


15 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


Post: Blog2_Post
bottom of page