Appartenente alla famiglia delle Rosaceae, il cui nome botanico è Crataegus oxyacanta, il biancospino è una pianta officinale con un alto contenuto di flavanoidi e antiossidanti utili nella lotta ai radicali liberi.
Si presenta sottoforma di arbusto spinoso dalla corteccia giallastra, può raggiungere i 5 metri d’altezza, cresce nelle zone temperate, presenta un fogliame cespuglioso con fiori bianco-rosati profumati.
Il biancospino è conosciuto per le sue proprietà cardioprotettrici e cardiotoniche che favoriscono la dilatazione delle arterie coronarie, e quindi l’irrorazione del cuore, e il potenziamento della tonicità del muscolo cardiaco. Il suo utilizzo è quindi consigliato in caso di ipertensione, aritmie e tachicardie soprattutto di origine nervosa.
Tra le proprietà terapeutiche del biancospono troviamo anche quella spasmolitica, sedativa e ansiolitica grazie alla presenza di vitexina, un tipo di flavonoide. L'azione sedativa e rilassante giustifica l'uso del biancospino per l'ansia, per l'insonnia e in caso di dolori mestruali e spasmi addominali.
Le bacche di biancospino sono impiegate per curare disturbi digestivi. Questi piccoli frutti contengono un’importante concentrazione di fibre, per tale ragione il loro consumo da una parte migliora la digestione, e dall’altra contrasta la stitichezza, fungendo da prebiotico. L’assunzione di un estratto a base di biancospino è in grado di ridurre visibilmente il transito intestinale del cibo nel tratto digestivo, limitando l’insorgenza di indigestioni.
Oltre alla presenza degli antiossidanti, il biancospino possiede una notevole concentrazione di vitamina C. Gli antiossidanti e l’acido ascorbico agiscono in sinergia rafforzando l’attività dei globuli bianchi e al contempo potenziano lo stato di salute in generale.
Il biacospino può essere utilizzato per uso interno:
- sottoforma di infuso: è sufficiente un cucchiaio raso di fiori e foglie lasciato in infusione in una tazza di acqua bollente per circa 10 minuti. Una volta filtrato, l’infuso può essere assunto per calmare agitazione, stati d’ansia e prevenire l’insonnia.
- come tintura madre: ottenuta attraverso un processo di estrazione di fiori e foglie, diluita in acqua, ha funzione cardioprotettiva, antistress e migliora la digestione.
Può essere utilizzato anche ad uso esterno:
- impacchi per trattare ferite e scottature: con il decotto a base di bacche di biancospino, si possono realizzare degli impacchi da applicare sulla zona sofferente, utili per curare la pelle infiammata, alleviare rossori e pruriti. Inoltre, con il rimedio si possono pulire ferite di lieve entità e contrastare la formazione di acne.
- decotto per pelli grasse e acneiche: per alleviare prurito ed irritazioni cutanee. Basta aggiungere in un pentolino 500 ml di acqua e 20 grammi di foglie e fiori. Portare ad ebollizione la soluzione e lasciare sul fuoco per 20 minuti. Filtrare e una volta raffreddato, immergere un disco di cotone nell’infuso ed applicarlo sull’area interessata. Ripetere il trattamento più volte al giorno fino alla remissione dei sintomi.
- collutorio antinfiammatorio: la soluzione acquosa, una volta raffreddata, si può impiegare per realizzare gargarismi, utili per placare tempestivamente le irritazioni e sedare le infiammazioni del cavo orale.
L'uso del biancospino deve essere evitato nei soggetti allergici alle Rosaceae, è sconsigliato in caso di pressione bassa e, se si assumono farmaci per l'ipertensione, è bene consultare il proprio medico prima di ricorrere a questo rimedio.
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