La pasta senza carboidrati proviene dal konjac, una pianta di origini asiatiche dalla cui radice si ricava un tipo di fibra alimentare solubile il cui nome è glucomannano. Tale zucchero è alla base di diversi integratori in quanto utilizzato nel trattamento della costipazione, per il diabete di tipo 2 e per la perdita di peso.
Infatti, il glucomannano è un polisaccaride che possiede la caratteristica di assorbire l'acqua con cui entra in contatto rigonfiandosi e aumentando in questo modo il proprio volume fino a costituire una massa gelatinosa. Tale massa è in grado di distendere le pareti gastriche aumentando, quindi, il senso di sazietà e riducendo lo stimolo dell'appetito.
Allo stesso modo, il glucomannano può rigonfiarsi a livello enterico, stimolando in questo modo la peristalsi intestinale e favorendo quindi l'espulsione del contenuto dello stesso intestino.
Nella medicina popolare, inoltre, il konjak viene usato per curare asma, tosse ed affezioni cutanee come ustioni e punture d'insetto. Le sue foglie sono infatti un noto repellente naturale.
Entra nella composizione di diversi alimenti di uso comune, come chewing-gum, caramelle gommose e gelatine. Spesso, quindi, viene consumato senza saperlo. Nella lista degli ingredienti, è indicata con la sigla E425.
L’uso più comune nei paesi orientali, anche se in Occidente è poco conosciuta, è la pasta di konjac, dalla forma tipo vermicelli, gli shiratake, povera di calorie e altamente versatile in cucina nella realizzazione di ricette light ma non solo.
Oltre ad essere priva di glutine e dunque adatta anche a coloro che soffrono di celiachia, ha un apporto calorico, di grassi e carboidrati praticamente trascurabile e ciò la rende ottima nei regimi ipocalorici.
La pasta di konjac può presentarsi o immersa in un liquido e dunque da risciacquare in acqua tiepida prima di saltarla in padella, con il condimento che si preferisce. Oppure secca, da reidratare in acqua bollente per circa 7 – 8 minuti
Entrambe le versioni poi, sono disponibili in diversi formati: riso, spaghetti, vermicelli, maccheroni e sfoglie per preparare le lasagne.
Ma che sapore hanno? Malgrado l’aspetto non sia proprio invitante il sapore non è poi così pessimo. Gli shiratake hanno un gusto abbastanza neutro, non ben definito.
Ma è un gusto che poi prende carattere quando vengono saltati in padella con abbondante condimento poiché risultano molto assorbenti.
Ecco che per ottenere un buon risultato, al momento della preparazione è consigliabile considerare una buona dose di condimento anche a fronte di una piccola porzione di pasta. Il konjak va assunto con parsimonia; i suoi effetti benefici come spezzafame e rimedio naturale contro il colesterolo cattivo sono stati confermati anche dalla medicina classica, ma se si è diabetici è comunque bene consultare prima il medico.
È sconsigliata in caso di occlusione intestinale e può rallentare l’assorbimento di alcuni farmaci, specie se consumato in granuli. Altri effetti indesiderati sono flatulenza, feci molli, gonfiore addominale (che possono essere risolti modificando il dosaggio).
Oltre che nei negozi etnici, specie quelli orientali, è possibile trovare diversi prodotti ordinabili online a base di questa sostanza.
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