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Come gestire gli sbalzi di pressione

È perfettamente normale che la pressione arteriosa aumenti e diminuisca nel corso della giornata, e anche da un giorno all’altro. L’aumento o la diminuzione improvvisa della pressione arteriosa è una naturale risposta del corpo allo stress, che produce adrenalina e altri ormoni che aumentano la frequenza del battito cardiaco.

Per questo motivo occorre fare una significativa distinzione tra quello che è in nostro potere, come controllare regolarmente la pressione, e quello che invece non dipende da noi ma che anzi può essere tranquillamente sottoposto alla competenza di uno specialista.

L’aumento o la diminuzione improvvisa di pressione può essere sia asintomatico, con la persona che ne soffre incapace di accorgersene fino a che non le viene misurata nel corso di ulteriori accertamenti, o percepibile attraverso la manifestazione di segnali visibili o meno all’occhio umano. Per questa ragione occorre conoscere i sintomi degli sbalzi di pressione, al fine di intervenire tempestivamente ed evitare così spiacevoli conseguenze.

I sintomi maggiormente percepibili sono sicuramente la cefalea, la comparsa di vertigini, annebbiamento della vista, oltre ad una sensazione costante di nausea.

Le oscillazioni di pressione diventano pericolose quando, misurando la pressione a intervalli regolari, durante il giorno e durante la notte, si osserva che i valori rilevati sono molto diversi tra loro.

Ogni volta che la pressione si “impenna” le arterie soffrono e se ciò si verifica troppo spesso la sofferenza dei vasi sanguigni espone la persona a un rischio più elevato di ictus.

Frequenti sbalzi di pressione sono più rischiosi di una pressione elevata ma costante.

Gli sbalzi di pressione possono essere causati da un insieme di fattori.

La pressione alta, o ipertensione, sebbene sia molto spesso asintomatica, può essere una delle cause all’origine di alcuni problemi quali:

  • Mal di testa

  • Respiro affannoso

  • Capogiri

  • Dolore toracico

  • Problemi di vista

  • Sangue nelle urine

  • Palpitazioni cardiache

  • Emorragie nasali

  • Mal di stomaco

  • Febbre

I principali modi per ridurre la pressione alta sono:

- corretta alimentazione, riducendo sale, zucchero e grassi saturi, aumentando il consumo di frutta e verdura. Mangiare più pesce grasso, come sardine e sgombro, ricco di acidi grassi omega-3. Aumentare il consumo di calcio e potassio con alimenti come latticini a basso tenore di grassi e frutta secca.

- attività fisica, è sufficiente fare una camminata o un giro in bicicletta;

- evitare, quando possibile, le situazioni stressanti;

- fare ricorso a farmaci specifici, sotto indicazioni mediche.

Inoltre la natura, ancora una volta, ci viene in soccorso. Piante utili per la prevenzione e il trattamento dell’ipertensione arteriosa di grado lieve sono la betulla, il biancospino, il mirtillo, il carcadè (ibisco), da assumere sotto forma di tisane o decotti.

Anche l’aglio è un valido alleato per abbassare la pressione arteriosa, merito dell’allicina e altre sostanze presenti che riducono la capacità delle piastrine di raggrupparsi tra loro e formare dei coaguli.

La pressione bassa, o ipotensione, potrebbe considerarsi la condizione opposta all'ipertensione. E' un disturbo piuttosto diffuso, che è frequentemente associato a stanchezza generalizzata, capogiri, senso di svenimento, confusione e visione offuscata.

La pressione bassa può dipendere da vari fattori, tra cui la genetica, un'attività fisica costante, l'assunzione di certi farmaci e la gravidanza.

In genere, meritano le attenzioni del medico i casi di ipotensione sostenuti da stati patologici, assunzioni farmacologiche o gravidanza, in quanto sintomatici e potenzialmente pericolosi.

Può essere d'aiuto in questi casi assumere liquirizia e ginseng, dalle proprietà toniche, l’eleuterococco, la rhodiola rosea e il guaranà, piante in grado di agire sul sistema immunitario, endocrino e nervoso e di migliorare la capacità dell'organismo di adattamento allo stress e ai cambiamenti climatici o stagionali, rafforzando quei sistemi.

Vengono tradizionalmente impiegate per contrastare la stanchezza, l'affaticamento, l'apatia, e la scarsa vitalità.


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