L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l'allarme con il suo primo rapporto sull'impatto globale della sedentarietà.
I dati raccolti in 194 Paesi non mentono: stare seduti per troppo tempo è un po' come giocare a domino con la propria salute. All’inizio magari sono solo problemi leggeri però col tempo possono diventare più gravi e interessare diverse parti dell'organismo.
L'inattività fisica, secondo i dati prodotti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), è il quarto più importante fattore di rischio di mortalità a livello globale e causa il 6% di tutti i decessi, superato soltanto dall’ipertensione arteriosa (13%) e dal consumo di tabacco (9%), a pari merito dell’iperglicemia (6%).
Il sedentarismo rappresenta uno dei principali problemi della società moderna ed è responsabile della drammatica crescita di sovrappeso e obesità, potenti fattori di rischio per gravi patologie croniche. L'inattività fisica è infatti a sua volta causa principale di tumori della mammella e del colon (23%), di diabete (27%) e malattie cardiache ischemiche (30%).
Basterebbe rimpiazzare mezz'oretta seduti con 30-40 minuti di attività fisica di basso o medio impatto.
Conta tutto: fare le scale invece dell'ascensore, giocare coi bambini, portare a spasso il cane, ballare, fare le pulizie di casa, camminare veloce o andare al lavoro in bici: ogni strategia è benvenuta per combattere la sedentarietà, anche senza passare ore in palestra. L’importante è spezzare la monotonia di ore seduti e muoversi ogni volta che se ne ha l’occasione, anche nei modi più semplici.
In particolare, le attuali raccomandazioni dell’OMS relative all’attività fisica nella popolazione adulta consigliano di svolgere nel corso della settimana:
o da 150 a 300 minuti di attività fisica aerobica moderata, in cui si osserva un modesto aumento della frequenza cardiaca e della ventilazione, consentendo solitamente di poter parlare agevolmente ma non cantare, come avviene ad esempio durante una marcia a passo sostenuto;
o da 75 a 150 minuti di attività intensa, a cui corrisponde un maggiore e sostanziale incremento della frequenza cardiaca e della ventilazione polmonare, per cui normalmente diventa più difficoltoso conversare, tanto da non riuscire a pronunciare che poche parole prima di riprendere fiato. Un esempio è la corsa a ritmo lento (jogging);
o combinazioni equivalenti di attività fisica moderata e vigorosa.
Sempre l’OMS ha osservato che fare attività fisica secondo quanto raccomandato ha numerosi benefici per la nostra salute:
riduce la frequenza di malattie croniche come le malattie cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione arteriosa, alcune forme di tumore (seno, prostata, colon);
migliora la mineralizzazione ossea;
migliora la funzione digestiva e la regolazione del ritmo intestinale
aiuta nel controllo del peso corporeo;
aiuta la salute mentale, contribuendo al mantenimento delle funzioni cognitive e riducendo il rischio di depressione e di demenza;
riduce stress e ansia;
migliora la qualità del sonno e dell’autostima.
Inoltre, praticare attività fisica in compagnia offre spesso un’occasione di socializzazione, indispensabile per l’inclusione sociale e il miglioramento del benessere psico-fisico.
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