In psicologia la memoria viene definita come"il processo di codifica, immagazzinamento, consolidamento e recupero di informazioni ed esperienze derivate dall’ambiente e dall’attività di pensiero".
La memoria non è un mero deposito di ricordi ma è la capacità dell’individuo di conservare informazioni passate e di servirsene per riuscire ad affrontare situazioni di vita presente e futura.
Alcuni fattori incidono sulla memoria e sulla capacità di concentrazione diventando veri e propri problemi: stanchezza, disidratazione, carenze nutrizionali e vitaminiche, assunzione di farmaci, stress.
Per limitare qesti effetti negativi si può intervenire con dei comportamenti e con delle abitudini quotidiane:
- avere una sana ed equilibrata alimentazione: ridurre il contenuto calorico della dieta può essere un valido strumento con cui influire positivamente sulle funzioni cognitive. Le calorie in eccesso possono ridurre la plasticità sinaptica e aumentare la vulnerabilità delle cellule causando la formazione di radicali liberi.
Una dieta ricca di acidi grassi omega 3, presenti in noci, semi di lino e pesce azzurro, hanno un ruolo importante nei processi cognitivi e nel mantenimento della plasticità dei neuroni.
Grazie alla presenza di tannini, antociani e fenoli sono in grado di aumentare la plasticità dell'ippocampo, favorire l'apprendimento e le prestazioni della memoria.
- dormire in modo adeguato: la quantità e la qualità del sonno hanno un profondo impatto sull’apprendimento e sulla memoria. Durante il sonno il nostro organismo ha la possibilità di recuperare le energie necessarie per la nostra sopravvivenza mentale.
Dal momento che i ricordi sono codificati, è necessaria una fase di consolidamento perché vengano memorizzati. Il riposo potenzia la fase di consolidamento dei ricordi perché mentre ci rilassiamo l'ippocampo, dove si formano i primi ricordi, e la corteccia comunicano meglio, le connessioni neurali sono quindi maggiori.
- attività fisica e concentrazione: "mens sana in corpore sano" dicevano gli Antichi Romani. E in effetti l’attività fisica regolare migliora le capacità cognitive. Che sia intensa o lieve, aerobica o no, fare movimento ci aiuta a ridurre lo stress, migliorare le abilità di elaborazione delle informazioni, l’attenzione e in generale il rendimento cognitivo
- integratori alimentari specifici: numerose ricerche e studi hanno dimostrato che esistono vitamine che possono migliorare la funzione cerebrale e proteggere il cervello dal declino mentale, soprattutto in periodi di forte stress o carenze alimentari, dannose per il corpo: tutte le vitamine sono importanti, ma alcune in particolare aiutano la mente a mantenersi attiva e a ricordare meglio, oltre ad avere effetti benefici anche sull’umore:
Vitamina C: contribuisce alla produzione di neurotrasmettitori, le sostanze chimiche che permettono ai neuroni del cervello di comunicare tra loro: ci consentono di concentrarci, di ricordare informazioni e regolano anche il nostro umore. Infatti la vitamina C aiuta anche alla produzione di serotonina, dopamina e norepinefrina, tre neurotrasmettitori responsabili del buon umore. Inoltre la vitamina C è una delle vitamine antiossidanti più potenti e protegge il cervello dai danni dei radicali liberi.
Vitamina D: generalmente indicata per le donne in gravidanza perché promuove lo sviluppo del cervello del bambino, previene il declino cognitivo, la demenza e l’Alzheimer.
Vitamine del gruppo B: anche loro, come la vitamina C, partecipano alla produzione dei neurotrasmettitori, aumentano i livelli di energia e aiutano ad affrontare meglio periodi di forte stress e ansia. Per quanto riguarda le vitamine B6, B12 e acido folico (B9), sono particolarmente importanti per la buona salute del cervello.
Magnesio, zinco e ferro: minerali importanti per il sistema nervoso, con proprietà antiossidanti.
Grande beneficio si può poi trarre dal mondo fitoterapico, grazie ad alcune erbe ed estratti dalle proprietà toniche, capaci di migliorare la resistenza fisica e mentale, e di coadiuvare l’organismo nell’adattarsi ai diversi stress ambientali.
La pappa reale, il più classico rimedio sin dai tempi antichi, è ricca di vitamine, minerali ed amminoacidi. Costituisce la principale fonte di acidi grassi, che migliorano l’attenzione e sono ottimi tranquillanti naturali. La pappa reale viene prodotta dalle ghiandole salivari delle api operaie come nutrimento e stimolante della crescita dell’ape regina.
L’eleuterococco è una pianta adattogena, ovvero è in grado di innalzare la resistenza fisica contro gli stress ambientali e l’efficienza generale in situazioni di carico psico-fisico. E’ indicata per ripristinare l’energia, rafforzare il sistema immunitario e aumentare l’attenzione.
Il ginseng ha proprietà calmanti e viene ritenuto particolarmente efficace per combattere lo stress; è senza ombra di dubbio il più famoso tonico originario dell’Oriente, e il suo nome originale cinese significa “pianta dell’uomo”. Risulta ottimale per combattere situazioni di forte sollecitazione mentale, poiché aiuta il corpo a recuperare le energie perdute e favorisce la concentrazione mentale.
L’echinacea è un’altra pianta dalle notevoli proprietà benefiche per la mente affaticata poiché esercita un'utile azione contro l’indebolimento generale del sistema immunitario, potenziando le funzioni cellulari. Viene infatti prescritta per curare le patologie da stanchezza cronica.
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