L'infiammazione è un processo di difesa dell'organismo, finalizzato ad ostacolare gli agenti responsabili di una lesione iniziando parallelamente un processo riparativo.
L'infiammazione è riconoscibile per l'insorgenza di determinati fenomeni quali arrossamento, aumento della temperatura, dolore, gonfiore e riduzione della funzionalità.
L'infiammazione può essere ridotta assumendo prodotti che contengono principi attivi specifici classificabili in:
- farmaci, di origine sintetica, in cui rientrano gli antinfiammatori steroidei (cortisonici o corticosteroidi) e i non steroidei (i più noti soni i FANS) per i quali è necessario consultare il medico curante prima di farne uso;
- antinfiammatori naturali, piante in grado di ridurre un’infiammazione, non gastrolesivi, e che possono essere assunti per lunghi periodi di tempo.
Sono erbe e piante officinali in grado di intervenire sui meccanismi e le cause che provocano l’infiammazione dei tessuti, siano questi tessuti ossei, vasi sanguigni o tessuti epidermici:
Curcuma: proviene da una piccola pianta erbacea che cresce in Asia, utilizzata in tutto il mondo in ambito culinario: la sua radice viene macinata ed essiccata per formare una spezia, riconoscibile dal suo colore brillante.
Grazie alla sua composizione, è un potente antinfiammatorio naturale, allevia l’artrite, le tendiniti, le nevralgie, la sciatica, i reumatismi. E' considerata una delle piante più antiossidanti al mondo, grazie alla sua composizione di curcumine e curcuminoidi. Contiente oli essenziali e amido ma anche vitamina B6 in quantità interessanti e vitamine C, E, K, B1 e B2, zinco, magnesio, ferro, rame, manganese, fosforo e potassio.
Camomilla comune: è una pianta erbacea annuale, diffusa in tutta Europa nei luoghi caratterizzati da terreno incolto. La droga (parte della pianta medicinale utilizzata ai fini terapeutici) è costituita dalle sommità fiorite, è utilizzata come antinfiammatorio locale per la cute ed il cavo orale, e come antispasmodico nei disturbi gastrointestinali.
Arnica: pianta erbacea perenne che colonizza le catene alpine e appenniniche; in Italia è considerata una specie protetta. Gli usi principali dell'arnica sono prevalentemente esterni e a base di tintura madre (estratto ottenuto per macerazione a freddo di materiale vegetale fresco, in una soluzione di acqua e alcol), come antinfiammatorio locale e tonico della circolazione periferica. Viene impiegata contro distorsioni, contusioni, ed è nota anche per i suoi effetti antireumatici e antinevralgici.
Aloe vera: sottoforma di gel o succo è d'aiuto nei problemi osteoarticolari, come artrite, reumatismi e dolori articolari e nei disturbi intestinali come gastrite, colite, intestino irritabile, ulcera, e per qualsiasi infiammazione delle mucose.
Cardo mariano: è una pianta erbacea biennale diffusa in tutta la regione mediterranea.
Ha un'azione epatoprotettiva, diuretica e pro-digestiva.
Artiglio del diavolo: particolarmente attivo soprattutto nelle situazioni che causano dolore e infiammazione, come tendiniti, artrite reumatoide, mal di schiena, mal di testa cervicale, contusioni, sciatica, artrosi.
Malva: ha proprietà emollienti e antinfiammatorie per tutti i tessuti molli del corpo, grazi alle mucillagini di cui sono ricchi i fiori e in particolare le foglie. Questi principi attivi agiscono rivestendo le mucose con uno strato vischioso proteggendole da agenti irritanti. Per questo motivo è utilizzata contro la tosse nelle forme catarrali delle prime vie aeree.
Omega 3: acidi grassi contenuti nel pesce azzurro, semi oleosi, alghe, hanno diversi ruoli metabolici, per esempio riducono il colesterolo cattivo, la trigliceridemia, la pressione arteriosa, il rischio cardiovascolare. Attenuano le reazioni infiammatorie che stanno alla base dell'asma e dell'artrite reumatoide. Sono anche coadiuvanti nella cura della psoriasi e di altre patologie cutanee.
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